Nel contesto della mostra Earthrise 2025,
Saglietti Group
ha curato la realizzazione tecnica dell’allestimento espositivo, sviluppando un
progetto modulare, sostenibile e coerente con il tema centrale: la democrazia.
Un intervento articolato, costruito in sinergia con la curatrice Vera Sacchetti
e il team del Circolo del Design, che ha coinvolto
elementi preesistenti, soluzioni su misura
e spazi immersivi ad alta complessità tecnica.
Exhibit design tra progettazione, riuso e visione curatoriale
Dal concept alla materia: una traduzione tecnica e narrativa
In occasione della terza edizione di Earthrise, il lavoro di Saglietti Group si è concentrato sulla traduzione fisica e funzionale della visione curatoriale. Ogni elemento è stato progettato e realizzato per rispondere a una duplice esigenza: favorire la leggibilità dei contenuti esposti e mantenere una continuità narrativa con le edizioni precedenti. Il progetto si è articolato in sei nuclei tematici, ciascuno dedicato a un aspetto della democrazia contemporanea. Per ogni opera, sono stati sviluppati supporti tecnici personalizzati — modulari, smontabili e riutilizzabili — capaci di integrarsi con le caratteristiche spaziali del Circolo del Design. Tra le installazioni gestite per l’edizione 2025:- Fragments of Democracy II (Studio Folder con Matteo Bettini): un’indagine sulla libertà di stampa in Italia, tra dati, mappe e documenti complessi. Il design traduce la densità delle informazioni in un’esperienza visiva chiara e coinvolgente, stimolando il pensiero critico sulle fragilità democratiche contemporanee.
- XML Architecture Research Urbanism: un atlante visivo dei 193 parlamenti ONU classificati in cinque tipologie ricorrenti. Ogni configurazione rivela un diverso modo di intendere il confronto politico e di rappresentare la democrazia.
- Infinite Passports, ispirato al lavoro di Giuditta Vendrame e Fiona du MesnilDot: un collage di passaporti immaginari composti da frammenti reali, che suggerisce un futuro senza barriere alla cittadinanza e alla libertà di movimento.
- Propaganda Theater di Jonas Staal: un’esperienza audiovisiva intensa che attraversa messaggi populisti, propaganda politica, conflitti contemporanei e narrazioni manipolate.
- Filandón - Public Infrastructure for Transmedia Gatherings di Space Popular: un’esplorazione del futuro degli spazi di partecipazione tra fisico e digitale, avatar, meeting virtuali e ambienti condivisi.
- Wishing You Well di Andrea Anner e Thibault Brevet (AATB): un robot che lancia una moneta in una fontana, all’infinito. Un gesto poetico che collega desiderio, tecnologia e fiducia.
Riuso progettuale e continuità estetica
Una delle caratteristiche distintive dell’intervento riguarda il riutilizzo e la reinterpretazione di elementi costruttivi già impiegati nelle precedenti edizioni. Le sedute in MDF con piano rosa, oggi presenti nella seconda sala, provengono dall’allestimento 2024. Le teche in Valchromat, dedicate alla serie Infinite Passports, sono state riadattate da elementi progettati per Earthrise 2023. Grazie alla loro robustezza e versatilità, è stato possibile reintegrarle nel nuovo concept senza alterarne l’identità formale. Questo approccio ha permesso di:- Ridurre l’impatto ambientale del progetto
- Ottimizzare tempi e costi di produzione
- Mantenere continuità estetica tra le diverse edizioni